Cosa fa
L’AVIS è un’associazione di volontariato costituita tra coloro che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue.
È un’associazione apartitica, aconfessionale, senza discriminazione di razza, sesso, religione, lingua, nazionalità, ideologia politica. Esclude qualsiasi fine di lucro e persegue finalità di solidarietà umana.
Fondata a Milano nel 1927 dal Dott. Vittorio Formentano, costituitasi ufficialmente come Associazione Volontari Italiani del Sangue nel 1946, riconosciuta nel 1950 con una legge dello Stato Italiano, l’AVIS è oggi un ente privato con personalità giuridica e finalità pubblica e concorre ai fini del Servizio Sanitario Nazionale in favore della collettività. Fonda la sua attività istituzionale e associativa sui principi costituzionali della democrazia e della partecipazione sociale e sul volontariato quale elemento centrale e strumento insostituibile di solidarietà umana.
Gli scopi dell’associazione fissati dallo Statuto erano e sono: venire incontro alla crescente domanda di sangue, avere donatori pronti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute, donare gratuitamente sangue a tutti, senza alcuna discriminazione.
L’AVIS è un’associazione fatta di volontari: sono volontari i donatori così come i dirigenti. A essa può aderire liberamente sia chi dona in maniera anonima e volontaria il proprio sangue sia chi, pur non potendo farlo per motivi d’inidoneità, collabora comunque gratuitamente a tutte le attività di promozione e organizzazione.
L’AVIS Comunale di Mirabella Imbaccari nasce nel 1985, a opera di un gruppo di cittadini sensibili, nell’ottica dell’autosufficienza Regionale e Nazionale. Ha sviluppato una peculiare politica sanitaria atta a garantire il soddisfacimento delle richieste trasfusionali.
L’AVIS Comunale di Mirabella Imbaccari condivide con l’AVIS Nazionale lo scopo di promuovere la donazione volontaria, periodica, associata, non remunerata, anonima e consapevole di sangue intero o di emocomponenti, intesa come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e di civismo. Tale atto configura il donatore quale promotore di un primario servizio socio-sanitario e operatore della salute.